Transizioni
Febbraio 1991: in Sudafrica vengono abolite le leggi razziali e termina l’Apartheid. Luglio 1991: viene sciolto il Patto di Varsavia. Un mese dopo, agosto 1991: Tim Berner’s Lee crea il World Wide Web e dà inizio all’era di Internet. Il 1991 è un anno pescato a caso in tutta la storia dell’umanità, uno degli innumerevoli anni trascorsi dalle sue origini. Quanti punti di transizione, di passaggio o di trasformazione sono seminati lungo l’arco di un unico, singolo anno?
La transizione, il passaggio e la trasformazione sono concetti che hanno segnato tutta la storia dell’umanità e che, anzi, si collocano proprio alle sue fondamenta. Basti pensare alle transizioni che hanno segnato la fine di un periodo storico e l’inizio di un altro, come quella avvenuta tra il Medioevo e il Rinascimento. Anche la parola “passaggio” ha segnato importanti fasi storiche: quanti passaggi di ponti che segnavano confini hanno dato inizio a battaglie e guerre o ancora, quanti passaggi di fiumi e mari hanno segnato flussi migratori o esodi, come il passaggio del Mar Rosso nell’esodo degli Ebrei dall’Egitto.
L’atto della trasformazione, invece, a differenza dei due concetti precedenti, come scrive l’enciclopedia Treccani “comporta un cambiamento, per lo più profondo e definitivo, di forma, aspetto, strutture o di altre qualità e caratteristiche.” Nella maggior parte dei casi, quando si parla di tali concetti si intendono una transizione, un passaggio o una trasformazione da uno stadio qualitativamente inferiore a uno superiore. Per fare alcuni esempi, oltre al sovra citato passaggio tra Medioevo e Rinascimento, anche la più recente transizione ecologica, il processo di trasformazione della società e l’economia verso lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione. O, ancora, le trasformazioni e i cambiamenti che segnano le nostre vite: traslocare, trasferirsi in un altro Paese, lasciare un lavoro insoddisfacente per seguire i propri desideri.
Nonostante si tratti quasi sempre di un traguardo positivo, transizioni, passaggi e trasformazioni portano con sé ansia e paura del cambiamento: in psicologia si parla di resistenza al cambiamento, la tendenza dell’essere umano ad agiarsi comodamente sulla routine e sulle tradizioni.
Il 3 maggio si è tenuta la terza Agorà a tema Transizioni. Insieme a Gaia Bertotti e Diego Castagno le Meleinsane si sono addentrate nel vastissimo tema per poi affrontare due laboratori.
Il primo laboratorio sulla transizione politica ha visto i e le partecipanti cimentarsi nel celebre esperimento di Rawls del velo di ignoranza, per indagare come la redistribuzione di risorse e responsabilità sia influenzato da ceto sociale, ricchezza, genere ecc.
Il secondo laboratorio, invece, si è incentrato sulla transizione digitale ha visto le meleinsane confondersi e riconoscersi nella scrittura di un invito insieme a ChatGPT. Spoiler, siamo ancora in grado di riconoscerla.
Non sappiamo dove stiamo andando, sappiamo solo che non siamo dove eravamo ieri.